Perché un’azienda, un qualsiasi tipo di azienda, dovrebbe affidarsi a una casa di produzione come FilmArt Studio per realizzare il proprio video? Qual è il desiderio o la necessità che spinge un’impresa a scegliere uno strumento come il video per comunicare qualcosa? Perché è così importante realizzare un video aziendale? Pietro Parolin, affermato sceneggiatore e collaboratore di FilmArt Studio, prova a rispondere a questi interrogativi. «Avere un’impresa vuol dire fornire un servizio. A chi lavora per noi, ai nostri clienti, a chi non lo è ancora, alla comunità», spiega Parolin. «Avere un’impresa significa mettere alla prova noi stessi e crescere, essere competitivi, al passo coi tempi, diventare migliori. Ci sono tanti modi di offrire un servizio e spesso anche molta confusione su come poter arrivare meglio a qualcuno che vorremmo raggiungere o su come migliorare i rapporti con dipendenti e clienti. Di sicuro soddisfare ci rende orgogliosi. Per esserlo dobbiamo avere una risposta fondamentale: chi siamo?».
L’importanza di un video aziendale è anche saper curare ogni dettaglio. Ed è per questo che Parolin, sempre mettendosi nei panni di un’impresa, invita gli imprenditori a riscoprire le proprie origini. «Che la nostra azienda sia appena nata o in attività da generazioni, che sia un’azienda di famiglia o una società, che affondi le radici nella tradizione o guardi al futuro o tutte queste cose assieme, la nostra storia è importante per noi e per i nostri interlocutori. La nostra storia non è solo un biglietto da visita, è un modo per farci conoscere a fondo e snellire tanti passaggi nella comunicazione di mercato: chi ci conosce sa come siamo, sa cosa vogliamo e cosa possiamo offrire».
Quale può essere il primo passo per imbastire un’idea iniziale di video aziendale? «Abituiamoci a pensare che classico non è stereotipo, meno non è peggio. Quel che conta è il risultato finale: comunicare in maniera efficace a più persone possibili. È vero, noi conosciamo la nostra azienda e quel che facciamo meglio dei nostri clienti. Conosciamo il prodotto, conosciamo le sue potenzialità. Ma conosciamo realmente il modo migliore per trasmettere le nostre potenzialità a un pubblico vasto ed eterogeneo? Abituiamoci ad osservare le persone a cui ci rivolgiamo da tante angolature diverse, facciamo ipotesi di comunicazione e non affezioniamoci mai ad una sola idea. Quella giusta, prima o poi, arriva sempre!».