Era l’estate 2020, un momento in cui sembrava che l’emergenza pandemia fosse in una sorta di dormiveglia.
Ma con un occhio sempre aperto, pronta a travolgerci nuovamente in autunno, come poi è stato. Inizia così la nostra recente produzione per l’Unione Baldo Garda
Un consorzio di una dozzina di Comuni sulla sponda settentrionale veronese del Lago di Garda, alle pendici del Monte Baldo.
Un territorio già conosciuto per i suoi borghi e per i suoi panorami mozzafiato ma ricco anche di numerose opportunità per chi ama praticare sport.
Ce n’è per tutti i gusti. Percorsi per biciclette e mountain bike, canyoning, passeggiate a cavallo, pareti per l’arrampicata, parapendio, sentieri per escursionismo e trekking. Un territorio tutto da scoprire e da sfruttare.
Il tema di questo case study è quanto una corretta e attenta preparazione pre-shooting permetta di ottimizzare i costi e contenere i tempi di produzione.
Il budget a disposizione consentiva al massimo 7 giorni di produzione sul set per raccontare ben 11 comuni e 8 discipline sportive.
E doveva tenere conto anche della possibilità di maltempo che avrebbe compromesso l’estetica del prodotto. Il brief di produzione ricevuto dai responsabili del Unione Baldo Garda era molto chiaro.
Obiettivo: raccontare il territorio del Monte Baldo e l’offerta di servizi per lo sport con linguaggio semplice e al contempo emozionale, anche attraverso l’utilizzo di testimonial professionisti.
Destinazione: il nuovo sito web dell’unione Baldo Garda e i suoi canali social.
Target: il turista italiano e straniero, lo sportivo, il mondo istituzionale, il tour operator.
Durata: 3-4 minuti.
Si dovevano identificare location significative dal punto di vista storico e turistico.
Con paesaggi da urlo ed elementi distintivi e riconoscibili di luoghi abitualmente battuti dal target di riferimento.
Serviva la disponibilità di associazioni e organizzazioni capaci con personale esperto nelle pratiche sportive outdoor.
Serviva individuare un copy sensibile e abile nel far emergere in pochi minuti i plus dell’offerta turistica senza sacrificare la bellezza dei luoghi.
Era fondamentale avvalersi di un direttore della fotografia abituato a girare anche in condizioni difficili, su parete, in acqua, fra le cascate e su parapendio.
Messa insieme la squadra è iniziata la fase di pre-produzione con i diversi scouting nei territori coinvolti nel progetto.
Dario Sanna, che ha curato sapientemente la direzione artistica e la scrittura del progetto, ha dovuto fare i conti con tutte queste esigenze di produzione.
«La sfida è stata quella di dare una fisionomia psicologica plausibile al collante principale della storia», spiega Sanna. «Ovvero la ciclista testimonial, alle prese con le diverse ambientazioni naturali e l’insieme di tutti gli sport.
La fluidità e l’emozione del racconto richiesta e ottenuta sono state frutto di calcoli un po’ anche da ragioniere oltre che da creativo puro.
Ma direi che la soddisfazione del risultato ripaga tutte le alchimie delle quinte di lavorazione».
Il piano di lavorazione prevedeva mezza giornata per ogni disciplina sportiva, altri 3 giorni di trasferimenti continui da una location all’altra sul Monte Baldo.
Albe e tramonti per raccontare con lo sguardo soggettivo di una ciclista, l’emozione di vivere grazie allo sport un territorio cosi ricco.
Poi finalmente si gira! Siamo stati fortunati: le condizioni meteo favorevoli ci hanno permesso di sfruttare al massimo i tempi di produzione a nostra disposizione.
Due turni di set, a settembre e poi ottobre, in accordo anche con la disponibilità di Xadventure che ci ha accompagnato in gran parte di questo viaggio.
Un’associazione sportiva che ci ha assistito con professionalità nelle situazioni più complesse durante le riprese del canyoning, del parapendio e dell’arrampicata.
Grazie al loro sostegno, grazie a una scrittura attenta anche alle esigenze di budget e a una preparazione adeguata.
Ma anche grazie a un dop pronto a girare in ogni condizione, come Stefano Resciniti è stato possibile ottimizzare tempi e costi. E alla fine… “il premio è stato immenso”.