Backstage. Dietro le quinte. La parte più segreta, affascinante, anche divertente di una produzione video. Un mondo che racchiude in sé tante sfumature che possono essere raccontate da posizioni, angolature e soprattutto da mezzi diversi.
«Chi non si è mai chiesto almeno una volta come vengono fatte le riprese durante un set? E cosa succede dietro la macchina da presa?», si domanda la fotografa Martina Pullin. «Tra un ciak e l’altro si creano situazioni di tutti i tipi, chi approfitta della pausa per un po’ di relax o per risolvere qualche problema tecnico. Si creano situazioni dinamiche, curiose e sono in questi momenti che il fotografo di scena ruba istanti di backstage cogliendo i due mondi di finzione e realtà che si mischiano insieme. In uno scatto fotografico si può raccontare un effetto speciale, la concentrazione di un attore, la fame di un tecnico, la soddisfazione del direttore della fotografia».
Ma c’è un’altra sfumatura fondamentale quando si parla di backstage. «Il video-backstage, ad esempio, è un ampliamento delle foto di backstage», spiega Barbara Manni, video producer. «Non serve una dotazione tecnica complessa, anzi è preferibile l’utilizzo di una telecamera professionale più maneggevole, per andare in giro sul set, per curiosare, per cogliere gli attimi più critici delle riprese. Con una piccola camera si può non dare fastidio al regista, all’operatore ed agli attori, ma allo stesso tempo si possono fare delle inquadrature dall’alto o dal basso, muoversi in mezzo agli altri tecnici e catturare immagini e suoni che possono caratterizzare il lavoro, mostrando le varie fasi di lavorazione. Il backstage video dovrebbe essere un progetto a tutti gli effetti pensato e scritto prima di arrivare sul set, realizzato con un preciso pensiero strategico. Il backstage si distingue quindi dal video finale per approccio e linguaggio, ma ha assunto sempre di più nel tempo un’importanza fondamentale e, se ben strutturato, può rappresentare un vero e proprio filmato istituzionale, un valore aggiunto per la comunicazione di un’azienda anche perché si presta molto bene alla veicolazione sui social».