La vera punta di diamante in una strategia di video marketing è il video emozionale.

Un video si dice emozionale quando è al 90% emotional e al 10 % brand e il suo potere si basa sul fatto che le persone si lasciano influenzare dalle emozioni nella scelta d’acquisto.

Il testimonial è un valore aggiunto del video emozionale; Il caso di Federico Pellegrino.

Abbinare un testimonial a un video emozionale è un’idea vincente e rappresenta il modo più giusto e originale di presentarsi al proprio pubblico.

È potente, penetrante e d’impatto, regala al brand delle interazioni particolarmente importanti con il suo target di riferimento, in particolare sui social.

Ma perché questo accada è fondamentale che il contenuto sia interessante e di qualità, che porti l’utente ad interagire con commenti e recensioni.

Ma come nasce la collaborazione con un testimonial per un brand e in base a quali criteri viene scelto?

Innanzitutto deve essere obiettivo, riconoscibile e soprattutto credibile! E con una certa inclinazione e scioltezza davanti all’obiettivo.

Negli ultimi 5 anni Filmart Studio ha avuto numerose collaborazioni nell’ambito della comunicazione video per brand affermati e con strategie di marketing sportivo ben definite.

Ognuna di queste esperienze meriterebbe una case history approfondita per la complessità dell’impianto e il grande lavoro di preparazione svolto da sceneggiatore e regista sul piano del concept narrativo, ma preferiamo soffermarci per una volta sull’aspetto umano.

Ossia su quanto, nella nostra esperienza, sia stata sempre fondamentale la disponibilità dei testimonial coinvolti nei singoli progetti per il successo di ogni singola produzione.

Capita spesso, infatti, che a causa degli innumerevoli impegni sportivi, un atleta non possa permettersi di spostarsi o di dedicare troppe ore al set e che tutto il comparto produttivo debba necessariamente plasmarsi sulle sue necessità con il rischio, a volte, di influenzare se non addirittura compromettere il risultato finale.

Per questo è particolarmente interessante esaminare il caso di Federico Pellegrino, campione di sci di fondo, protagonista di uno spot realizzato per Enervit Sport.

IL VIDEO: Spot di 30’’ in fase performativa

LA SITUAZIONE: allenamento con inquadrature sempre in movimento

LA LOCATIONGressoney- Valle D’Aosta ai piedi del Monte Rosa.

SHOOTING: Le riprese dovevano essere realizzate con 3 diverse modalità: da motoslitta, da terra e da drone.

In fase di shooting , date le bassissime temperature, l’atleta ha chiesto di non fermarsi mai per non rischiare conseguenze da congelamento e non c’era pertanto la possibilità di riflettere o di controllare il materiale girato fra un take e l’altro.

Il tempo a nostra disposizione era di sole 3 ore, che corrispondeva esattamente al tempo del suo allenamento, senza pause.

In questi casi la differenza la fa l’ottimizzazione dei tempi di produzione sul set , che può avvenire solo con uno shooting board dettagliato, redatto dal regista, di tutte le inquadrature e la loro durata.

Per ovviare a tutte le limitazioni, un sopralluogo in location il giorno prima dello shooting è stato fondamentale perché ci ha permesso di pianificare nel dettaglio e senza spreco di tempo ogni singola inquadratura e movimento dell’atleta in fase di shooting, e di rispondere positivamente alla sua richiesta senza compromettere il risultato finale dello spot.

“Capire cosa può darti il testimonial è fondamentale”, spiega Francesco Mansutti, regista dello spot “Federico Pellegrino ha scelto il meglio, ha scelto Enervit” per Enervit Sport.

“Ognuno ha una propria sensibilità. Individuarla e cercare di trasmetterla con sguardo sincero è sempre vincente.

Poi c’è la squadra, grazie alla quale si riescono ad ottenere grandi risultati, lavorando in sintonia e con complicità, a tutti i livelli”.