Quando pensiamo a come viene realizzato un progetto video, l’istinto ci porta a visualizzare immediatamente una telecamera.
In effetti, la telecamera rappresenta la fase centrale della produzione e sicuramente influisce sul risultato finale del progetto.
Ma prima di arrivare a mettere l’occhio nell’obiettivo e realizzare fisicamente le riprese è importante conoscere anche il prima e il dopo.
Conoscere l’impegno creativo e organizzativo che sta dietro ad ogni produzione, aiuterà i committenti a comprenderne il budget e giustificare i capitoli di spesa.
Le fasi di una produzione video sono 3: pre-produzione, produzione, post-produzione
In questo articolo approfondiremo la fase di pre-produzione, vale a dire tutto ciò che viene fatto prima delle riprese.
Più il video sarà complesso più lunga diventa la fase di preparazione, che può durare anche diverse settimane.
Tutto parte dall’idea che deve tenere conto del brief del cliente, delle parole chiave della strategia video, dei plus che devono emergere.
L’idea dà inizio alla stesura della sceneggiatura, un documento tecnico molto importante ai fini della determinazione dei costi di produzione.
Costi che vengono preventivati al cliente partendo proprio dalle indicazioni narrative date dallo sceneggiatore incaricato della scrittura.
Una volta individuata la linea creativa, è compito della casa di produzione video proporre all’azienda un’interpretazione dell’idea.
È in questo momento che viene introdotta la figura del regista, capace di pensare al trattamento adeguato alle esigenze del cliente e alla linea narrativa.
Una volta approvata l’idea e il budget, si passa alla fase successiva articolata in quattro punti:
1) Lo spoglio del soggetto per la ricerca dei collaboratori tecnici da coinvolgere, il casting di eventuali attori, modelli o comparse.
2) L’attività di scouting e ricerca location con relativi sopralluoghi per ambientare il racconto in linea con il mood narrativo.
La complessità di un video dipende anche da quante e quali location serviranno.
Molto spesso è fondamentale affidarsi a professionisti della fotografia che possano offrire al regista uno shooting dettagliato dei luoghi.
I sopralluoghi nelle location sono fondamentali per rendersi conto delle potenzialità ma anche di eventuali problemi.
Ad esempio rumori esterni, ambienti inquinati da elementi indesiderati, situazioni di luce difficili e tutto quello che può procurare criticità il giorno delle riprese.
3) Eventuali pratiche burocratiche per l’ottenimento dei permessi.
Dall’occupazione del suolo pubblico, alla richiesta di chiusura strade o assistenza viabilistica.
4) La scelta del materiale tecnico. Servirà stabilire l’attrezzatura più adeguata come videocamere, luci, microfoni o droni.
E un eventuale materiale accessorio in caso di produzioni più complesse come costumi, scenografie o props (oggetti di scena).
Una volta ultimati tutti i passaggi si è in grado di stilare un piano di produzione o lavorazione, in gergo “PDL”.
Si tratta di un documento tecnico che solitamente è pensato partendo dalla sceneggiatura e che contiene tutte le informazioni logistiche riguardanti i giorni delle riprese.
Questo documento andrà distribuito a tutta la troupe molto prima di iniziare le riprese. Approvato tutto l’impianto produttivo e i suoi relativi costi…non resta che passare all’azione!