Tre edizioni, una lunga e accurata pre-produzione.

Quaranta giorni di set, cinquanta di post produzione e finalizzazione.

Quattordici storytelling emozionali e altrettanti video tutorial.

Il triennio 2018-20 di FilmArt Studio è stato caratterizzato dalla realizzazione di 3 fantastiche collaborazioni con la multinazionale Bolton Group.

Sport e corretta nutrizione sono stati alla base della strategia di comunicazione.

È partito cosi nel 2018 il progetto Rio Mare Wellness e nel 2019 Rio Mare nutre lo sport per avvicinare il brand allo sport.

Avvalendosi della partecipazione di cinque grandi testimonial di diverse discipline.

Per raccontare in modo efficace la relazione tra Rio Mare e i cinque sportivi ad ogni atleta è stato associato un tema.

Uno spunto servito a realizzare uno storytelling emozionale volto a descrivere la loro personalità e il loro rapporto con lo sport.

Ogni atleta poi si è prestato a trasferire la propria esperienza di training e abitudini alimentari con la realizzazione di video tutorial rivolti agli sportivi.

Partendo dalla sua personalità o da una sua caratteristica chiave è stato cosi individuato un fil rouge per legare i contenuti da sviluppare.

La serie si è arricchita successivamente con la partecipazione di due atleti paralimpici, Diego Gastaldi e Giulia Ruffato.

Il tutto supportato da una voce fuori campo del pensiero dell’atleta ripreso nell’intimità dei gesti che scandiscono la sua quotidianità.

L’allenamento, l’attenzione a uno stile di vita sano, la nutrizione, alternando la spettacolarità del gesto atletico con l’intimità dei piccoli gesti quotidiani.

Nei video emotional si è data molta importanza anche alla fotografia e alla ricerca estetica.

A questo scopo ha avuto un ruolo fondamentale l’attività di scouting e l’individuazione delle location più adatte.

In tutte le edizioni particolarmente curata è stata la fase dei sopralluoghi con l’intento di individuare scenari paesaggistici spettacolari in cui calare il racconto.

I luoghi scelti per questa produzione sono stati luoghi mediterranei. Le scogliere della Sardegna, i paesaggi umidi della pianura padana, le coste liguri.

Tutti capaci di stimolare l’immaginario e l’onirico, isolando e al contempo esaltando il gesto atletico e la sua bellezza.

Ma, come si suol dire, spesso ci si trova a dover far funzionare tutto compatibilmente con budget, disponibilità dei testimonial e condizioni climatiche.

Sul set del video emotional realizzato con Elia Viviani, ad esempio, ci ha colti il maltempo.

Non c’era la possibilità di uno slittamento della produzione, tantomeno di un cover set.

La nebbia e la pioggia hanno richiesto una revisione dell’intento narrativo iniziale, dove il tema della velocità avrebbe dovuto esprimersi con condizioni meteo favorevoli.

In questa situazione dovevamo riuscire a trasformare uno svantaggio in vantaggio.

Il risultato è un racconto quasi epico, per le reali difficoltà che il ciclista ha dovuto affrontare in fase di shooting.

Ma è proprio da queste difficoltà che il regista ha saputo sapientemente cogliere e trasmettere la sua fatica.

Il sudore e una grande energia hanno prodotto un racconto sì emozionale ma altamente realistico.