Siamo nel 2016.
In vista dell’imminente edizione della Maratona delle Dolomiti il nostro cliente Enervit Sport sceglie il format del tutorial per la sua strategia di comunicazione.
Per questo decide di portare la nostra produzione sul Passo Giau, uno dei tratti dolomitici più impegnativi per un ciclista, amatoriale o professionista che sia.
L’idea è realizzare un vero e proprio tutorial sportivo con consigli sulla cadenza di pedalata, i rapporti da usare, il controllo della frequenza cardiaca.
Ovviamente, tutto condito da un focus sull’idratazione e gli integratori da utilizzare.
Ancora una volta l’azienda si avvale di un testimonial d’eccellenza per la sua strategia di comunicazione online.
Il modo più efficace per raggiungere il proprio target di riferimento attraverso un piano preciso: fornire un servizio di qualità che vada oltre la promozione del prodotto, sebbene questa rimanga il fine ultimo e fondamentale dell’azione di marketing.
La scelta cade su Davide Cassani, all’epoca commissario tecnico della Nazionale di ciclismo e a lungo commentatore televisivo di primo piano.
L’identikit ideale: preparato, professionale, convincente e soprattutto altamente accreditato.
Ad accompagnarlo nella sua salita Paolo Calabresi, esperto ciclista e direttore marketing di Enervit Sport.
Nel video veste i panni del curioso amatore che interroga l’esperto su temi diversi: i rapporti da usare, la corretta integrazione, come alimentarsi.
La produzione sa di dover fare i conti con la limitata disponibilità di tempo del testimonial.
Un tutorial di 10 minuti potrebbe sembrare di semplice realizzazione ma non è proprio così.
Si ha un solo giorno a disposizione e tutto deve filare liscio.
Un’impresa complessa, specie in un territorio montano con la troupe in continuo in movimento tra camera car, drone e piazzate da bordo strada.
Con l’impossibilità di chiudere totalmente la strada al passaggio degli altri veicoli.
In tutto questo scenario vanno sviluppati tantissimi contenuti, vista la lunga durata del filmato.
E per ultima cosa bisogna sperare che il meteo sia clemente, aspetto tutt’altro che probabile sulle Dolomiti.
Per poter affrontare al meglio queste possibili criticità abbiamo scelto di configurarci con una troupe molto snella.
Un regista (disponibile anche come seconda camera), un direttore della fotografia, un fonico, fondamentale per la pulizia dei tanti dialoghi, e un dronista.
Infine due assistenti di produzione dotati di radio e palette per il controllo del traffico durante lo shooting .
Una scorciatoia sarebbe stata quella di far pedalare i protagonisti solo per alcuni tratti di strada funzionali al racconto.
E invece no, i due hanno affrontato il percorso intero con grinta e determinazione, garantendo una forte credibilità al prodotto finale.
La differenza decisiva, però, l’ha fatta la capacità dialettica e comunicativa di Cassani e Calabresi.
Un aspetto che ha permesso di chiudere la giornata di produzione con tutto il materiale utile per un racconto fluido, interessante e formalmente ineccepibile.